db Magazine October 27, 2023

I pagamenti digitali in Italia vanno verso il pareggio con il contante

Nei primi sei mesi del 2023, hanno raggiunto un valore di 206 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

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Nel primo semestre del 2023, i pagamenti digitali in Italia hanno raggiunto i 206 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del 13% rispetto allo stesso periodo del 2022.

A fine anno potrebbero raggiungere un valore tra i 425 e i 440 miliardi, una cifra di poco inferiore al totale del transato in contanti. 

È quanto emerge dall’edizione semestrale dell'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. A dare un forte impulso ai pagamenti elettronici è stata sicuramente la pandemia ma il trend, anche se in lieve rallentamento, continua a registrare una crescita a doppia cifra: il +13% registrato nei primi sei mesi dell’anno è una percentuale più simile ai livelli pre-pandemia, quando tra il 2016 e il 2019 la crescita media annua è stata del 10,5%.

Un incremento maggiore è stato segnato invece nel numero di transazioni effettuate (+17,6%), che hanno raggiunto i 4,5 miliardi, con una conseguente decrescita dello scontrino medio pari oggi a 45,7 euro (quasi due euro in meno di dodici mesi fa, quando il dato si fermava a 47,5 euro).

Tra i pagamenti digitali “fisici”, il valore di quelli “contactless” ha superato i 100 miliardi nel primo semestre 2023, continuando la sua crescita anche se a ritmi meno sostenuti rispetto al passato (+25%), questo perché si ritiene che questo sistema di pagamento stia entrando in una fase di maturità.

Il mercato dei Mobile & Wearable Payment in prossimità (cioè le transazioni effettuate tramite smartphone e oggetti indossabili all’interno dei punti vendita) continua invece la sua corsa senza subire rallentamenti, confermandosi come uno dei motori principali della crescita: il transato del primo semestre raggiunge 12,2 miliardi di euro (+97%), mentre le transazioni crescono del 108% per un totale di 450 milioni.

A cura de Il Sole 24 Ore